Il Territorio

Ceresole è una località di alto valore ambientale che consente di praticare tutte le attività sportive legate alla montagna estiva e invernale circondati da un paesaggio incontaminato, regno indiscusso della fauna alpina – camosci, volpi, aquile, marmotte

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Descrizione

Territorio

Ceresole è una località di alto valore ambientale che consente di praticare tutte le attività sportive legate alla montagna estiva e invernale circondati da un paesaggio incontaminato, regno indiscusso della fauna alpina – camosci, volpi, aquile, marmotte e dello stambecco in particolare, simbolo del parco.


Boschi, erte rocciose, ghiacciai e la singolarità dell'altopiano del Colle del Nivolet (a 2600 mt. di quota) con la splendida vista sul massiccio del Gran Paradiso caratterizzano il paesaggio. Il paese si trova al centro di una conca circondata da vette maestose che si specchiano nelle acque cristalline del lago che è navigabile esclusivamente per i mezzi non a motore.

Dal paese si snodano centinaia di sentieri, dai più semplici ai più impegnativi, che si inoltrano nei boschi di larici e abeti dall'inconfondibile profumo di resina, per poi arrivare a malghe o pianori in quota, dove la prospettiva si allarga e lo sguardo può spaziare oltre le cime, dando una sensazione di profondo benessere e calma.

Anche in inverno la natura ammalia con il suo candore e la sua pace. La pista di fondo e i sentieri percorribili con le ciaspole, che si snodano lungo il lago ghiacciato e in mezzo a prati e boschi mutando lo scenario ad ogni curva, consentono di vivere una vacanza attiva e rilassante al tempo stesso.

Ma Ceresole Reale è il luogo ideale anche per gli amanti della montagna più esigenti ed esperti, in estate per i trekking in quota e l’arrampicata sulle storiche pareti del Sergent e Caporal e in inverno per lo scialpinismo e le cascate di ghiaccio, anche nella divertente palestra artificiale X-Ice Park.

 

Storia

Probabilmente abitata in un primo tempo dai Celti, Ceresole conserva ancora qualche segno della dominazione romana, nei corridoi sotterranei delle miniere di Cuccagna e Bellagarda dove compaiono iscrizioni latine su alcuni massi.

Secondo la tradizione in epoca imperiale, i Cristiani erano costretti a lavorare nelle miniere. Le vittime di questo duro lavoro hanno dato origine ad un culto rivolto ad un unico Santo, San Minatore o San Meinerio. Nel secolo XI Ceresole, col resto della Valle Orco, fu donata dall'imperatore Ottone III al vescovo di Vercelli.

Nel corso del secolo successivo i territori passarono invece alla famiglia dei Valperga, che concesse gli statuti nel 1338. L'estrema povertà e le angherie dei nobili spinsero però la popolazione ad insorgere pochi anni dopo, quando in canavese dilagò la rivolta dei Tuchini. La pacificazione avvenne soltanto nel 1449 e, nonostante i valligiani pagassero la somma di duemila fiorini per dipendere soltanto dalla giurisdizione dei Savoia, tornarono ben presto sotto il dominio dei Valperga.

Nel 1794 la popolazione respinse i repubblicani francesi che avevano invaso la zona passando dal Colle della Galisia e ancora si trovò a combatterli quando, due anni dopo, ridiscesero passando stavolta dal Colle del Nivolet.

A partire dal 1862 Ceresole si fregiò del titolo di Reale, ottenuto per concessione di Vittorio Emanuele II, al quale il Comune aveva ceduto gratuitamente il diritto di caccia a camosci e stambecchi.

Indirizzo

Contatti

  • Telefono: 0124.953200

Pagina aggiornata il 30/09/2024